Trentino Sviluppo

Il mercato biologico della Svizzera presentato ai produttori trentini

I dati del biologico in Svizzera presentano numeri in forte crescita, tra i maggiori considerando l’area europea. Il dato che spicca è il valore della spesa bio pro-capite che è pari a 445 CHF, il più alto in Europa, seguito dalla Danimarca e dalla Germania. Secondo i dati Bio-Suisse, l’organizzazione che raccoglie i principali player del settore, il 55% dei consumatori svizzeri acquista prodotti bio più volte in una settimana, è sempre più attento alla qualità e all’ecosostenibilità dei prodotti che consuma, legge le etichette e si affida a marchi conosciuti. Nel carrello di trovano ancora soprattutto ortofrutta, uova, latticini, formaggi, pane, beni di consumo confezionati.
Il giro d’affari complessivo generato dai prodotti biologici in Svizzera si aggira intorno ai 3,9 miliardi di euro, che corrispondono al 10% del fatturato totale generato dal settore alimentare, cui vanno aggiunti circa 220 milioni di CHF derivati dalla vendita diretta dei produttori svizzeri, soprattutto fattorie.
L’export italiano sia nel settore bio che in quello tradizionale è in forte crescita. L’Italia ha esportato nel 2020 beni per un valore di oltre 25 miliardi di euro di cui circa 1,36 miliardi di prodotti agroalimentari. Considerando invece i dati del terzo trimestre 2021, gli ultimi disponibili, il valore dell’export totale raggiunge i 20,5 miliardi di euro complessivi, di cui oltre un miliardo per il settore alimentare.
La distribuzione di prodotti biologici svizzeri è concentrata principalmente nella distribuzione organizzata: il 74% del fatturato bio viene generato infatti da Coop e Migros che hanno generato rispettivamente il 42,2% e il 31,4% del fatturato bio in Svizzera. Seguono a distanza la vendita al dettaglio generalista e specializzata, i grandi magazzini e la vendita diretta.
Le parole chiave per entrare nel mercato svizzero sono qualità, prezzo, promozione. Se da una parte l’attenzione alla salute e al gusto del prodotto fanno sì che il prodotto di qualità sia ampiamente preferito e ricercato, l’attenzione al prezzo rimane costante e molto alta. Spesso è quindi necessario pianificare insieme al partner locale una strategia di ingresso che punti a far conoscere il prodotto adottando anche strategie di prezzo importanti.
L’importatore o il distributore diventano così partner indispensabili per favorire l’ingresso nel mercato e potranno dare i giusti consigli sulla tipologia di prodotto su cui spingere e il canale da preferire. Grande attenzione va prestata anche all’etichetta che dovrà riportare, oltre alle informazioni di legge, un riferimento agli aspetti di qualità, sostenibilità, naturalezza. Da questo punto di vista il marchio biologico europeo è fondamentale, diventa però maggiormente attrattivo anche l’uso di altri marchi bio privati collegati al cliente e spesso preferiti dal consumatore.
Il webinar sul mercato biologico svizzero, organizzato in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, è il primo di tre previsti all’interno del progetto Lead Generation per il settore Organic Trentino (i prossimi saranno sul mercato della Danimarca il 3 marzo p.v. e della Germania il 24 marzo p.v) e ha preceduto e preparato alcuni incontri commerciali tra aziende biologiche trentine e operatori commerciali svizzeri. 10 in totale gli incontri b2b in agenda che hanno coinvolto 6 aziende del territorio rappresentative del settore vitivinicolo, lattiero-caseario, della trasformazione della frutta e dei prodotti erboristici con un ottimo riscontro sul prodotto presentato e buone probabilità di una prosecuzione della relazione nel prossimo futuro.
Per maggiori informazioni è possibile contattare Trentino Sviluppo, referente di progetto Daniela Pedrotti internazionalizzazione@trentinosviluppo.it.