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Aiuti Nuova Impresa: la storia di Misù - laboratorio del dolce

«Ancora adesso, dopo quasi due anni, quando apro la porta del mio negozio faccio fatica a realizzare che ho fatto questo grande salto, che ho aperto una mia attività. Quando però concretamente vedo che riesco a fare quello che voglio - sperimentare, avere a che fare direttamente con il cliente, proporre quella che è la mia idea di pasticceria – mi rendo conto che è proprio bello». Gli occhi felici di Lorenza Andreatti tradiscono una viva emozione quando, seduta davanti al bancone pieno di pasticcini, racconta la storia di Misù. Il suo “laboratorio del dolce” ha aperto i battenti il 6 maggio 2022 a Mezzolombardo e nasce dalla passione, dal coraggio e da un desiderio viscerale di mettersi in gioco per realizzare i propri sogni.

Una vita in mezzo ai dolci

Lorenza Andreatti, classe ’88, non ha dubbi: la pasticceria è sempre stata la sua passione, fin da quando era piccola e aiutava la mamma a preparare i dolci. «Non mi bastava guardarla cucinare, io non vedevo proprio l’ora di mettere le mani in pasta». Gli anni passavano e l’attrazione per zucchero e farina rimanevano. Così, finite le scuole medie, ha deciso di iscriversi all’istituto alberghiero di Rovereto. «Ho scelto subito l’indirizzo pasticceria. Non lavorerei mai con il salato, in cucina. Il mio posto è in laboratorio». Finite le scuole superiori ha iniziato un’esperienza lavorativa in una rinomata pasticceria del Trentino, durata 13 anni. Durante questo lungo periodo di maturazione professionale ha avuto la fortuna di affiancare il titolare, che le ha insegnato il mestiere. «Lo considero il mio maestro. Eravamo affiatati e c’era un rapporto fatto di fiducia e di continui scambi di idee». 

L'apertura di Misù

La convinzione di mettersi in proprio è arrivata ad ottobre 2019, quando Lorenza Andreatti si è licenziata e si è presa un periodo di pausa per pensare concretamente cosa fare del proprio futuro. «Ho sempre desiderato avere un’attività nel mio paese di nascita, perché andando indietro nelle generazioni, la mia famiglia ha sempre avuto delle attività commerciali a Mezzolombardo. Quando è arrivato il momento di mettermi in proprio, mi sono chiesta: è meglio vivere con il rimpianto o poter dire, anche se va male, io almeno ci ho provato? Ho scelto la seconda opzione».

L’inizio, questo non lo si può negare, è stato subito in salita. Tra la pandemia da Covid 19, che come uno tsunami ha invaso l’economia di tutto il mondo, e la crisi delle materie prime, con costi alle stelle e tempi di consegna aumentati in modo vertiginoso, ci sono voluti quasi due anni per terminare i lavori di ristrutturazione dei locali e la creazione del nuovo laboratorio. «La difficoltà maggiore - confida Andreatti - era avere sufficienti fondi per poter concretizzare il mio sogno. All’inizio è stata fatta un’analisi dettagliata dei costi e in base a questo sono stati cercati vari aiuti. Grazie alla Provincia autonoma di Trento ho potuto risolvere una parte dei miei problemi economici, perché con i fondi messi a disposizione da quello che allora si chiamava Bando Nuova Impresa (ora “Aiuti Nuova Impresa”) sono stata in grado di ristrutturare il negozio, costruire il laboratorio e comprarmi dei macchinari all’avanguardia». 

La pasticceria di Lorenza Andreatti è ora un punto di riferimento per Mezzolombardo, soprattutto per quegli appassionati dei dolci che amano le sfide e i sapori particolari. «La cosa che mi piace di più è sperimentare, azzardare, fare abbinamenti con ingredienti non usuali». Se passate da Misù vi potrebbe quindi capitare di assaggiare pastine, biscotti o torte con l’ortica, il basilico, il rosmarino o le bacche di Sichuan. «Finalmente - conclude Andreatti - posso dare sfogo a tutto ciò che mi passa per la testa. Può capitare che alcuni esperimenti non funzionino, ma tutto fa bagaglio, tutto ti aiuta a crescere e ottenere un prodotto interessante in grado di stimolare le papille gustative dei tuoi clienti».


Aiuti Nuova Impresa: contributi a fondo perduto per aprire una nuova attività

È partito anche quest’anno “Aiuti Nuova Impresa”, l’iniziativa attraverso cui la Provincia autonoma di Trento sostiene l’apertura sul territorio di nuove attività imprenditoriali. La misura, partita nel 2015, si rivolge in particolare a tre tipologie di neoimprenditori: giovani, donne e disoccupati, che possono beneficiare di un contributo a fondo perduto per i costi di avviamento della propria azienda. Le domande vanno presentate entro il 5 giugno 2024.

Aiuti Nuova Impresa segue una logica di “rilancio territoriale”, perché va a favorire in maniera prevalente gli acquisti di beni e servizi avvenuti sul territorio, con l’intento di creare ricadute positive su tutto il tessuto economico provinciale.

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